UN VIROLOGO FUORI DALLE RIGHE

Roberto Burioni




Ormai lo conosciamo bene Roberto Burioni, diretto e pungente, il professore di microbiologia e virologia all' università Vita-Salute San Raffaele di Milano , che approva il decreto di Conte sulla chiusura dal Nord al Sud marchiandola in zona rossa per il Coronavirus. Fin da subito aveva detto che il Coronavirus non era una passeggiata e dovevano essere apportate restrizioni dure e dove il governo brancolava nel buio più totale, fino a quando pian piano si è mosso fino ad arrivare ad oggi con misure drastiche, proprio da far contento Burioni da avere la sua rivincita. Uno che vedeva più lontano degli altri ?, Un caso di fortuna ?, Un buttarsi a capofitto di un professore che voleva emergere ? Fatto sta che sempre di più essendo in televisione, sui social, si è fatto un nome e il successo ,non è venerato  solo in Italia ma pure fuori, dove lo chiamano per intervistarlo come se fosse un'icona e un' emblema da rappresentare l' Italia in tutto e per tutto. Io non voglio mettere in dubbio la sua professionalità, la sua intelligenza, ma il fatto stà che sotto i riflettori ci sta parecchio, e dove trova il tempo di dedicarsi al suo lavoro e studio, è  tutto da scoprirlo, anche perché " chi troppo vuole , nulla stringe " e occuparsi di tutto non sempre appaga. Non centra l' antipatia che possiedo su di lui, (non lo conosco neppure) ma i semplici allarmismi di un virologo della sua portata, essendo sotto i riflettori mediatici, può generare allarmismi, come nel dire "affrontiamo un nemico pericoloso " e potrei continuare sui suoi discorsi dati in pasto ad un pubblico ampio, da assomigliare in tutti gli effetti ad un giornale che leggiamo tutti i giorni.  Si questo personaggio diretto e pungente certamente ci imbarazza, se poi non è come gli altri suoi colleghi.





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