E LUIGI DI MAIO LO VEDO MALCONCIO E STANCO PER NON DIRE DISTRUTTO

Siamo sicuri che di Maio possa sopportare un Conte, sia perché parla a nome del PD, sia perché quel Premier vorrebbe tassare un po' tutto, invece Di Maio le  vorrebbe abbassare le tasse e stare più vicino al popolo. Fra i due sicuramente ci saranno forti contrasti, e lo si è visto fin dall' inizio, e se fosse stato per Luigino senza dubbio Conte sarebbe ora a casa e non sarebbe stato sotto i riflettori come lo è adesso, ma forza maggiore anche spintonato da Grillo è venuto fuori questo governo che ancora traballa e non si è messo al sicuro. Si parla tanto, forse troppo dei programmi e di quello che deve succedere, che la prima mossa non la si inizia seriamente e perdendo tempo inutilmente.  È  un governo di incomprensioni, e di un povero Di Maio che ormai confuso e stanco sta al gioco (l' alternative non ci sono) ma quella pesantezza la si vede da mille miglia, anche perché stare insieme al PD odiato fino ad un anno fa e dove non si sarebbe mai immaginato di stare insieme e sentire il loro respiro ,(più che altro una punizione che deve accettare per il bene di poche persone in casa del M5s) . Di Battista non lo aiuta di certo, e ogni tanto esce dalla macchia per dire delle scemenze, frasi che in casa grillina possono solo danneggiare ancor di più tale situazione, e mi domando come potrà mai scavalcare Di Maio con questi tipi di atteggiamenti.  Ma forse pure Casaleggio e Grillo hanno visto la difficoltà di un Conte accecato dalla notorietà e della poltrona facile, ma è meglio girarsi dall' altra parte e vedere che cosa succederà nei prossimi mesi, anche nel cercare di prolungare il più possibile l' agonia di M5s e trovare la medicina adeguata per non farlo morire. Perché è  un dato di fatto che il movimento 5 stelle è in procinto di scomparire se si andasse al voto, o vedersi malconci più di adesso. Ma povero Luigino col il compito che gli hanno affibbiato il Ministro degli Esteri ,come potrà farlo alla perfezione se già in casa sua, e nostra,  ci sono divergenze di vedute fra il Premier da tenerlo sulle spine 24 su 24 ore, dove deve colmare le lacune che Conte spiffera sui giornali e in piazza, da farne un' altro lavoro ancor più pesante di quello che possiede. Lasciando da parte la lingua dell'inglese che non sbiascica, ma che potrebbe imparare benissimo se non avesse tante cose da fare! Insomma è Conte che lo preoccupa di più e come non darli torto se viene fuori con battute e notizie che fanno talmente clamore, (scandalo) da interrogarci dove possa arrivare Conte nel lasciarlo libero? Dove quel freno non lo usa mai, va giù all' impicchiata travolgendo tutti Noi poveri disperati col portafoglio da pochi euro.

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