LA SCUOLA ALLO SBARAGLIO DOVE NON SI CAPISCE DOVE VOGLIA ANDARE

 

La scuola inizia il 14 settembre, ma ci sono tutti gli opposti per essere rinviata, viene accusata ancora una volta la ministra dell' istruzione che non può aver fatto a sufficiente per la scuola, si è mossa troppo tardi e innanzitutto non era la persona adeguata per ricoprire questo incarico di prestigio e importante. D'altronde la ministra giovane (Lucia Azzolina) non può essere simpatica a nessuno, figuriamoci gli studenti, scolari, alunni che dalle loro
opinioni  ne rimarranno il caos più totale ,impotenti e rassegnati di una scuola sempre più difficoltosa che non insegnerà niente. Ma pure professori e presidi  che avranno certamente una gatta da pelare  in più, che vorrebbero rimanere a casa con infinite certificazioni redatte dai propri dottori , in cerca di mandare giù quel boccone amaro che la Azzolina gli ha fatto mangiare prepotentemente. In una infinita corsa per cercare gli autobus per trasportare i ragazzi per mandarli a scuola, nuovi banchi dove certamente spaccheranno la schiena, mascherine da soffocarli quei poveri ragazzi  ! Mentre le scuole piccole da prima, ora le si cercano grandi  e magari su fabbriche e stabilimenti in disuso. Insomma non è facile districarsi su tutto questo e che non ci siano raggruppamenti e la distanza di sicurezza sia rispettata,  se i tempi sono ristretti, mentre i cervelli lo sono ancora di più, e dove il Caos si manifesta per concludere in nulla. Si, la data simbolica del 14 settembre sarà quella e  difficilmente verrà cambiata,ma già all' orizzonte si intravede una scuola che non piace che delude tutte le aspettative  e in fin dei conti dove potrà portarci ? . Anche molte regioni fanno appello al governo che sarebbe bene di rinviare  e aspettare momenti migliori, dove sia gli scolari e studenti siano trattati meglio, ma pure i professori e i presidi dove posso lavorare meglio senza incontrare difficoltà e essere dei capri espiatori quando lo si voglia,  dove il governo se ne può lavare le mani. 
Ripartire o stare fermi , se non si è trovato il modo decente di indirizzarla ad una scuola che guarda certamente  al futuro , e che il virus non sia una scusante per azzopparla. Ma la verità può essere pure un'altra che della scuola si è sempre interessati poco, sia di risorse e di servizi e dei docenti in balia della cattiva sorte hanno affossato quello che di più bello c'era. E di un governo che della scuola non si è poi così interessato più di tanto, lo può fare oggi ma sbaglia idee e programmi, mandando tutto all' aria per una semplice ripicca e orgoglio. 

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