Poveri e società, dove inizia il buonsenso e dove finisce il disprezzo? Che cosa fare e come farlo per far diminuire questa piaga? È inutile festeggiare la"crescita" se non "cresciamo" di idee e fatti e la politica deve dare i suoi buoni frutti,per non creare una guerra tra i poveri e fra generazioni. Quasi 6 milioni di poveri in Italia e guasi il doppio della Germania,e guasi tre volte la Francia...e solo questo dovrebbe far pensare che c'è qualcosa che non torna ,non torna il fatto che le nostre tasche si sono svuotate ,ma pure la voglia di andare avanti con un lavoro precario e la famiglia da mantenere ...e di un capitolo che si vorrebbe dimenticare o mettere al rogo. Rischiamo davvero che tutto ci scivoli di mano e da non controllare più questo fenomeno, e le promesse, progetti in porto, riforme non siano più all' altezza di "far diminuire la povertà" in quanto la politica e tutti noi l'abbiamo presa sottogamba,fin troppo superflua ....che ora risulta tutto più difficile.La povertà delle statistiche,degli articoli di giornale, degli spot non ci da una visuale della gravità della cosa se non scendiamo nelle vie e nelle strade e magari parliamo con un povero che chiede l'elemosina e diamo un'euro per confortarlo e darli speranza per altro la prossima volta potrebbe toccare a Noi ; non siamo vaccinati per questo e le circostanze e avvenimenti ci potrebbero far diventare"uno di loro" mai dire mai! . Ma si sa' il nostro pensiero va sempre a stare irrevocabilmente bene nella vita e pure per questo che non approfondiamo e valorizziamo come dovuto che ci distoglie dai cataclismi della povertà. Qui si rischia l' inevitabile e una guerra tra i poveri e le generazioni non ci fa bene averla, sia per tutti noi e per chi la deve combattere..per questo diventa prioritario una via d'uscita e lo si fa valorizzando il lavoro,la dignità,il sociale,e l'essere umano che troppo spesso rimane in sordina e non ha voce in capitolo...e qui' i giovani sono protagonisti..in un'Italia di vecchi.Il povero non è forse quello che non ha l'essenziale per vivere decorosamente,che non va in ferie e ne gira fra i negozi per compere e quel paio di scarpe durano una vita..ma vede gli altri che si danno alla pazza gioia e spese che cosa pensi che dica? l'Italia delle due facce: una povera e l'altra ricca... quanto potranno resistere insieme? E perché succede tutto questo?
Non bisogna essere né suore, e ne avere una fede grande per pregare in qualsiasi momento, e sembra che le donne anziane pregano molto e rendendole più libere che fa di questo significato una la loro felicità prima del trapasso . Credere in un qualcosa di misterioso, dove l' esistenza della propria vita si è basata su questo, dopo il ricordo della seconda guerra mondiale e la ricostruzione di un'Italia dove la miseria, e le macerie si potevano vedere che hanno spinto in tanti nel pregare, nel riflettere con in mano una bibbia, in segno di amore e speranza di una miglioria che all' epoca eppure oggi necessità.La fede aiuta nella vita e ci si aggrappa di più a qualsiasi sporgenza che si può trovare, rispetto agli altri che non trovano appiglio e soluzione, e sembra che ci sia qualcosa di grande e non si può spiegare se uno non è dentro alla fede e ci crede enormemente. Mia nonna aveva sempre il rosario in mano e ogni perlina una preghiera, non andava in Chiesa, ma cr…
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